Il caso Contrada (Capitolo 8 /Pagina 16)
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I rapporti con la P2

ACCUSA
Bruno Contrada ha intrattenuto rapporti con l'avvocato Salvatore Bellassai, capo gruppo della P2 in Sicilia. All'udienza del 29 settembre 1995, i pubblici ministeri hanno chiesto l'acquisizione agli atti del dibattimento di alcune pagine dei diari di Contrada in cui sono annotati appuntamenti con il Bellassai, fra il '79 e l'80.

DIFESA
-Contrada all'udienza del 29 settembre 1995: "Conobbi Bellassai nell'anticamera del questore Epifanio, nel 1979. Bellassai era andato a denunziare un attentato che aveva subìto mentre si recava con la sua auto da Palermo a Ragusa dove all'epoca era Commissario degli ospedali riuniti. Il questore mi diede l'incarico di seguire l'indagine. Queste le ragioni dei nostri incontri".
- L'avvocato Salvatore Bellassai, deponendo all'udienza del 3 ottobre 1995 ha confermato la versione di Contrada: "Per quanto mi risulta, non appartiene alla massoneria".


ACCUSA
I pubblici ministeri hanno chiesto di acquisire agli atti del processo alcune pagine delle agende di Contrada in cui sono annotati appuntamenti con persone appartenti a varie logge massoniche.

DIFESA
All'udienza del 29 settembre 1995 il capitano della Direzione investigativa antimafia Luigi Bruno, incaricato di effettuare indagini sulle persone i cui nomi erano segnati nelle agende di Contrada, ha riferito di non aver accertato rapporti "massonici" fra i soggetti in questione e l'ex funzionario del Sisde.


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