Il caso Contrada (Capitolo 8 /Pagina 23)

La denuncia della vedova dell'imprenditore
Parisi
ACCUSA
Bruno Contrada avrebbe intimorito Gilda Ziino, vedova dell'ingegnere
Parisi.
Il giorno del delitto, tornando a casa, la donna incontrò il
funzionario."Signora, qualsiasi cosa sappia del delitto, stia zitta-le
disse-non dica niente a nessuno e pensi che ha una figlia".
Qualche tempo la signora Ziino raccontò tutto al giudice Giovani Falcone
durante un incontro segreto. Dopo quel colloquio ricevette un'altra visita di
Contrada: "Che cosa ha raccontato a Falcone?", chiese il funzionario.
Nel 1990 Gilda Ziino venne messa a confronto con Contrada dal giudice
istruttore Carmelo Carrara. Ma, forse intimorita, sottoscrisse una dichiarazione
diversa, dando atto a Contrada di averle soltanto consigliato di "stare attenta" e di
rivelare tutto, "solo al giudice, il dottor Signorino".
LA DIFESA
-Contrada all'udienza dell'8 novembre 1994: "Non ho mai chiesto alla
signora Parisi cosa avesse detto a Falcone in un interrogatorio segretissimo.
Non sapevo nemmeno che Falcone indagava su quell'omicidio"
La signora Ziino è stata ascoltata nell'udienza del 31 maggio 1994.
Ha affermato: "Avevo paura quando fui messa a confronto con
Contrada. E mentii". Su domanda dei legali di Contrada, ha spiegato che non era
a conoscenza di alcun retroscena sul delitto del marito e che l'unica cosa che
nascose alla magistratura fu l'incontro con Contrada.
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