Un anno dopo

Un anno dopo la prefettura inoltrò una nuova richiesta di informazioni. Ma una risposta non arrivò mai. Ingroia alla requisitoria: "Il questore e i dirigenti della sezione investigativa si fidavano di Contrada, considerato un valente investigatore e lui li consigliò di temporeggiare nella risposta alla prefettura perché c'erano indagini su Bontade e il ritiro della patente lo avrebbe potuto insospettire. Giustificazione inconsistente. E' stato lo stesso dottor Giuseppe Crimi, il funzionario della sezione investigativa che doveva predisporre il parere, a confermarci che la decisione di temporeggiare fu presa di concerto con l'imputato". Secondo l'accusa, il questore Epifanio avrebbe seguito in buona fede i consigli di Contrada il cui unico obiettivo era quello di far avere la patente a Bontade. Ingroia: "Abbiamo la controprova: l'imputato tentò lo stessa via poco tempo dopo, nel gennaio dell'80, per fare avere la patente al mafioso Pin Greco ma il questore Immordino, che non si fidava di lui, si comport diversamente. Gli bastò sapere che si trattava di un diffidato per esprimere parere negativo al rilasio della patente".


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