Innanzi tutto Vi chiedo perdono a nome della Società che non
si doveva occupare di Voi oggi come pentiti. Ben prima la Società
colpevole, me compresa, doveva
occuparsi di Voi,
dandovi un'istruzione prima,
un lavoro poi, e quindi un posto nella Società che Vi permettesse una
vita onesta che è un diritto di tutti i cittadini.
Quindi io prima Vi chiedo umilmente perdono per questo, poi Vi supplico, in
nome di Dio, dite la Verità su mio marito Bruno Contrada Nessuno
più di Voi sa che egli non è colpevole di nulla Io non posso
promettervi né ville, né stipendi, Vi prometto però di
pregare per la salvezza della vostra anima finché vivo.
Fate finta che colei che Vi supplica è Vostra madre che davanti a Voi
piange e Vi prega Questa nostra vita è
meno di niente, dura un soffio,
presentateVi davanti al Tribunale di Dio senza il grave peccato di avermi fatto
morire di dolore: io che potrei essere Vostra madre.
Dio perdonerà tanti Vostri peccati per questo Vostro atto di onestà perché Egli è misericordioso con chi asciuga le lagrime di una madre.
Adriana Contrada
Copyright © 1995. Video On Line