Fece il nome di Contrada
Interrogatorio di Tommaso Buscetta del 18 settembre 1984: "In linea di massima
la polizia a Palermo ha fatto sempre il suo dovere. Ma vorrei raccontare un
episodio. Quando mi sono recato a Palermo in licenza durante il regime di
semilibertà (1979), ho incontrato Rosario Riccobono il
quale mi disse che era opportuno che io non rientrassi a Torino e riprendessi
il mio posto attivo in seno a Cosa nostra. Soggiunse che potevo nascondermi nel
territorio della sua famiglia e che non c'erano problemi...perché la
polizia non sarebbe venuta a cercarmi in quella zona. Successivamente, quando
mi allontanai arbitrariamente da Torino e ritornai a Palermo, rifer“i il
contenuto delle affermazioni di Riccobono a Stefano Bontade ed egli mi rispose
che Riccobono era uno sbirro (cioè poliziotto, in dialetto
siciliano) in quanto amico di Contrada della polizia di Palermo".
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