Il caso Contrada (Capitolo 7 /Pagina 2)
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Intanto il 7 dicembre la Procura chiede la proroga della custodia cautelare che sarebbe scaduta al compimento del dodicesimo mese dall'arresto, motivandola con la necessità di svolgere altri accertamenti .

Il 12 aprile 1994 inizia il dibattimento. Il 10 gennaio 1995 viene presentata al Tribunale una nuova richiesta di scarcerazione poi rigettata. A fine aprile, i giudici accolgono la richiesta dei pubblici ministeri di interruzione dei termini di custodia cautelare.

Il 13 giugno 1995, Contrada è colto da malore durante l'udienza: perde i sensi e viene ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale Civico di Palermo.

In quei giorni nasce un movimento di opinione pubblica per la sua scarcerazione. La Federazione giovanile liberale promuove una petizione e raccoglie 10 mila firme. All'iniziativa aderiscono 116 parlamentari di diverse forze politiche. Alcuni di loro si recano nel carcere militare di Palermo per visitare il funzionario inquisito.

La perizia medica ordinata dal tribunale non accerta comunque incompatibilitàfra lo stato di salute di Contrada e la detenzione nel carcere dove è sottoposto ad uno stato di isolamento forzato, essendo l'unico detenuto del carcere militare. Nel mesi di luglio del 1995, gli avvocati difensori presentano una richiesta di scarcerazione, accolta dal Tribunale il 31 luglio. I giudici ritengono che non ci sia più pericolo di reiterazione del reato né di inquinamento delle prove.


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