Il caso Contrada (Capitolo 8 /Pagina 10)
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I rapporti con Bontade

ACCUSA
Il pentito Gaspare Mutolo ha raccontato di aver appreso da Riccobono che i primi contatti con Contrada erano stati presi da Stefano Bontade per il tramite del conte Arturo Cassina, imprenditore palermitano. "Ecco perché -spiega Ingroia nella requisitoria (udienza del 25 novembre 1995) i due negano di aver intrattenuto intensi rapporti di amicizia. Non ci sarebbe stato nulla di male ad ammetterlo. Mentono perché vogliono occultare il loro comune rapporto con Bontade. Esaminando le agende di Contrada abbiamo rinvenuto diverse annotazioni che fanno riferimento ad incontri o appuntamenti con Cassina. Abbiamo anche la prova di un interessamento dell'imputato in un affare dell'imprenditore. E poi infine c'é il capitolo riguardante l'appartenenza di Contrada all'Ordine del Santo Sepolcro

-Il pentito Salvatore Cancemi all'udienza dell' 11 ottobre 1994: "Seppi da Pippo Calò che Contrada era nella mani di Bontade".

DIFESA
Contrada all'udienza del 13 ottobre 1994: " Come è possibile se fui proprio io a perseguire con le mie indagini Calò e Bontade? Tutto ciò risulta da dati investigativi e processuali. Cancemi ha detto esplicitamente di essere entrato in Cosa nostra nel 1976, in una data fra il gennaio e il maggio, quando fu arrestato per rapina dagli uomini della Mobile che io guidavo. Ha aggiunto di avere appreso subito della mia presunta collusione con la mafia".


ACCUSA
Il secondo tramite fra Contrada e Bontade fu il commissario Pietro Purpi essendo lui stesso, secondo i pentiti Mutolo Mannoia e Pennino in stretti rapporti con il capomafia di Villagrazia.

DIFESA
Contrada, alla stessa udienza: "Ho conosciuto Purpi nel novembre del '62 quando fui trasferito da Latina a Palermo. Lui dirigeva la sezione Antirapine. Nel '71 è andato al Primo distretto e nel '77 è passato a dirigere il Secondo distretto. L'ho conosciuto certamente, anche se non abbiamo mai compiuto indagini insieme. Non mi risulta che si sia mai occupato di mafia. Non mi ha mai parlato di Stefano Bontade né di vicende legate alla mafia (...) Mi chiedo piuttosto perché non erano state contestate al Purpi le accuse fatte nei suoi confronti. Purpi è morto lo scorso aprile e ormai da lui non potranno avere più chiarimenti".


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