Il caso Contrada (Capitolo 9 /Pagina 21)
E non le è mai capitato di non arrestare qualcuno per arrivare a qualcun
altro? Di promettere l'impunità?
<<Il problema è quello della gestione dei confidenti di polizia.
Io li ho gestiti in maniera corretta, senza dare loro l'impunità ma
qualcosa. Nei limiti del possibile e del lecito>>.
Che legami ci sono tra il suo processo e quello contro il senatore Giulio
Andreotti?
<<Io non ci vedo nessun legame. Oggi, gli unici punti in comune sono la
sede giudiziaria e alcuni pentiti che accusano me e anche lui. Abbiamo giudici
e qualche pentito in comune. Per il resto io sono un modesto funzionario di
polizia e lui un uomo di Stato. E non abbiamo mai avuto rapporti. Non
c'è stata mai occasione di incontrarci ma non perché io non abbia
voluto incontrarlo. Se mi fosse capitato di incontrare il presidente Andreotti
non mi sarei sottratto a questo, visto che per 10 anni sono stato funzionario
del Sisde e il Sisde dipende dalla Presidenza del Consiglio. Non vedo
perché mi sarei dovuto sottrarre a questo. Anzi, mi avrebbe fatto
piacere conoscerlo. Di più, mi avrebbe inorgoglito. E si capisce
perché: era il presidente del Consiglio>>.
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