Francesco Ingargiola

Foto di Francesco Ingargiola

Francesco Ingargiola è stato il primo magistrato a condannare Luciano Liggio. Correva l'anno 1970 e Ingargiola era pretore a Corleone. Liggio venne condannato per avere violato l'obbligo di soggiorno nel comune nel quale era stato destinato.

Nato a Trapani 60 anni fa, il presidente della quinta sezione, ha percorso quasi interamente la sua carriera nel penale, acquisendo fama di magistrato integerrimo. "Cosa nostra lo considerava un giudice rigoroso ed inavvicinabile" ha detto di lui il pentito Gaspare Mutolo.
Nel 1982, nella fase "calda" di rodaggio della legge Rognoni-La Torre, sul sequestro dei beni mafiosi, Ingargiola ha presieduto la sezione misure di prevenzione. Lo stesso anno è stato giudice a latere del processo Spatola, il primo, vero, processo alla mafia degli anni Ottanta. Passato alla Corte d'Appello, ha continuato a giudicare mafiosi del calibro di Filippo e Giuseppe Marchese.
Nell'89 gli venne affidata la presidenza della quinta sezione del tribunale, chiamata a celebrare processi di mafia.
Ingargiola ha processato e condannato l'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, il "ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra" Angelo Siino e i boss della famiglia Madonia, responsabili di un traffico di cocaina importata dalla Colombia.


Copyright © 1995. Video On Line