Il caso Contrada (Capitolo 3 /Pagina 1)
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I suoi accusatori

Sono dieci i collaboratori di giustizia, i cosiddetti "pentiti", che accusano Bruno Contrada di essere colluso con la mafia.

Tommaso Buscetta: "Ho saputo da Rosario Riccobono che Contrada gli passava informazioni sulle operazioni della polizia".

Gaspare Mutolo: "Riccobono mi disse che Contrada era a disposizione. Per questa ragione gli aveva regalato una macchina e messo a disposizione un appartamento".

Giuseppe Marchese:" Nel 1981 mio zio Filippo mi mandò ad avvertire Riina di una imminente perquisione che era stata segnalata da Contrada. Mio zio mi disse che il poliziotto faceva avere le notizie a Salvatore e Michele Greco.

Rosario Spatola:"Vidi Contrada a pranzo con Riccobono in un ristorante di Sferracavallo".

Francesco Marino Mannoia:"Sono a conoscenza di uno stretto rapporto fra Riccobono e Contrada: l'uno faceva il confidente dell'altro. Lo stesso avveniva con Stefano Bontade. Non ho mai conosciuto nè visto in faccia Contrada".


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