Il caso Contrada (Capitolo 9 /Pagina 22)
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Fantapolitica: lei è caduto nello scontro tra Dia e Sisde sulla gestione dell'antimafia e Andreotti è finito nei guai per il suo programma di governo: combattere la mafia mentre la magistratura aveva identici progetti. Insomma, due vittime di un identico teorema:

<<Queste sono supposizioni, illazioni, ipotesi. Non fatti. Non vedo per quale motivo debba farsi un'ipotesi di contrasto tra un governo che vuole combattere la mafia e la mgistratura che ha lo stesso proposito. Anzi, al contrario si sarebbe dovuta avere una sinergia>>.

Se fosse stato colpevole, si sarebbe già ucciso?

<<Non mi sono mai posto un problema del genere perché non mi sono mai posto la domanda se sono colpevole o innocente. Io non ho commesso i fatti che mi vengono addebitati e basta. Non so se fossi stato colpevole come avrei reagito. Non ne ho idea>>.

Dottor Contrada, dove ha sbagliato sinora?

<< Forse il mio errore è consistito nel fatto che un uomo deve capire che qualunque attività svolga nella vita deve comportarsi come un attore. Deve capire qual è il momento del suo tramonto e ritirarsi dietro le quinte, senza voler persistere nella sua attività. Ma questo vale per tutti: quando un uomo ha avuto successo deve sparire. Sennò il successo gli si ritorce contro>>.

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