Giuseppe Marchese

Giuseppe


È il primo uomo d'onore del gruppo di Totò Riina a decidere di collaborare con la giustizia. Il suo pentimento è avvenuto nel settembre del 1992: fino ad agosto era una delle persone più vicine al capo di Cosa nostra del quale godeva la massima fiducia al punto di essere messo a conoscenza di notizie segretissime, come i luoghi della sua latitanza. "Si è determinato a dissociarsi da Cosa nostra-scrivono i giudici di Palermo-non perché esposto a pericolo di vita ma per intima convinzione circa l'impossibilità di permanervi per motivi morali". Ha raccontato ai giudici di aver maturato la scelta di collaborare dopo aver ascoltato l'appello della moglie uno degli agenti di scorta di Falcone, morto con lui nella strage di Capaci.

Ha fornito notizie aggiornatissime sulla vita recente di Cosa nostra e sulle sue collusioni col mondo della politica, della magistratura e delle forze dell'ordine.


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