Titolare della concessionaria.

Secondo la ricostruzione dell'accusa si tratterebbe di Calogero Adamo, titolare di una concessionaria Alfa Romeo a Palermo, che avrebbe intrattenuto rapporti anche con Rosario Riccobono e altri mafiosi.

Il pm Ingroia durante la requisitoria: "Interrogato all'udienza del 25 ottobre '94, il teste ha detto di conoscere Contrada solo superficialmente. E gli ha fatto eco il funzionario inquisito. Abbiamo acquisito la prova che mentono. Negli archivi della questura abbiamo trovato un'annotazione ben precisa sul foglio di rinnovo e del rilascio del passaporto di Adamo: "per il dottor Contrada", è scritto. Segno evidente che l'imputato si interessò per le due pratiche. Nulla di illecito, per carità : ma, allora, perché hanno mentito dicendo di aver avuto frequentazioni superficiali? Perché né Contrada né Adamo hanno rievocato questi episodi che risalgono all'aprile del '75 e al gennaio del '76? Ci sono anche altri elementi che proverebbero, secondo l'accusa, questi rapporti di amicizia: sono le numerose annotazioni ritrovate sull'agenda del funzionario inquisito".


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