Il caso Contrada (Capitolo 8 /Pagina 26)

ACCUSA
Il sostituto procuratore Raimondo Cerami all'udienza del 13 maggio 1994: "Durante
un'indagine sugli omicidi Cassarà e Montana ricevetti un giorno una strana visita di
Contrada in ufficio. Una visita non annunciata. Però lo conoscevo, lo avevo incontrato
più volte e conoscevo la sua fama di poliziotto. E quindi, non ebbi difficoltà a
ricerverlo. L'oggetto della conversazione fu il movente dell'omicidio Cassarà. Contrada
sosteneva che andava ricercato nella gestione del pentito Contorno. Mi disse che
Cassarà era stato poco attento nel farsi vedere in giro con lui. Mi colpì il fatto
che nel periodo precedente questo incontro nel mio ufficio aveva avviato un'indagine
all'interno della questura e della Squadra Mobile per ricostruire i rapporti, l'atmosfera al suo
interno, interrogando molti stretti collaboratori di Cassarà. (...) La visita di Contrada
mi parve un richiamo alla ricerca di un movente tradizionale".
DIFESA
Contrada: "Ero in visita al procuratore aggiunto e ne approfittai per mettere al corrente
delle mie supposizioni il dottor Cerami. Ero fortemente convinto che fosse quello della
sovraesposizione di Contorno il vero movente degli omicidi. Tutto qua".
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