L'udienza del 31 maggio 1994
Tratto dal verbale della deposizione della signora Gilda Ziino.
Ziino: "Il mio avvocato mi disse che Falcone era stupito della visita di
Contrada. Come faceva a sapere?Io ero intimorita".
Milio: "Signora lei ha paura adesso?"
Ziino:"Sono intimorita da questa atmosfera di attacco nei miei confronti quando
vedo che io..."
Milio:"Chi l'avrebbe intimorita?"
Ziino: "Non so, lei".
L'avvocato Milio si toglie la toga e dice: "Mettiamo a verbale signor
Presidente. Formalizzo la mia rinuncia..."
Presidente: "No signora, da una parte c'é il pubblico ministero,
dall'altra il difensore e il tribunale è nel mezzo di questa contesa
dialettica. Quindi non c'é nessuna intimidazione. Prende atto di questo,
è vero signora?"
Sbacchi: "Io spero di non intimorirla. Signora, di che cosa era a conoscenza
sul delitto di suo marito?"
Ziino: "Di nulla"
Sbacchi: "Di nulla? E allora di che cosa avrebbe dovuto tacere?"
Ziino: "Io non conoscevo neanche l'aspetto societario"
Sbacchi: "Lei sostiene che Contrada le consigliò di non dire niente. E
lei che cosa tacque?"
Ziino: "Che cosa potevo dire? Non dissi nulla al giudice dell'incontro con
Contrada".
Sbacchi: "E' l'unica cosa taciuta?"
Ziino: "Sì".
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