Il caso Contrada (Capitolo 5 /Pagina 3)
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RICHIESTA - PREGHIERA - INVOCAZIONE AL SIGNORE DEI DETENUTI DI FORTE BOCCEA

Ti chiediamo che Tu dia ad altri uomini, fragili come noi, un soffio della Tua Giustizia infinita, affinché si illumini la loro mente e si tocchi la loro coscienza. Èsufficiente che Tu dia loro una particella della Tua Giustizia, non più grande di un granello di sabbia del Sahara o di una goccia dell'Oceano. Ciò perché noi innocenti possiamo essere assolti e noi colpevoli possiamo avere una pena proporzionata --secondo il metro umano--alla colpa. Sappiamo che un giorno avremo la Tua Giustizia, ineluttabile e inapt)ellabile, ma fa che anche su questa terra, ora, la Giustizia umana si realizzi. Intanto, dà a noi--e ciò lo chiediamo anche per i nostri cari, che, innocenti, con noi e per noi soffrono--un altrettanto piccolo granello della Tua infinita forza di sopportazione della sofferenza e fa che l'attesa non sia priva di spirito cristiano e di dignità umana. Riteniamo che questa nostra richiesta-- preghiera--invocazione sia giusta, legittima e giustificata e perciò Te la rivolgiamo con speranza, fiducia e fede. Tu, Signore, sei sceso sulla Terra da Uomo e sei stato calunniato, schernito, perseguitato, accusato, imprigionato, processato, condannato e inchiodato sulla Croce: ma non eri innocente?

Bruno Contrada
6/10/1993 Forte Boccea


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