Il caso Contrada (Capitolo 5 /Pagina 2)
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Ma non c'è; non è che non la trovi. Semplicemente non c'è. A me è stato tolto tutto senza alcun motivo. Tutto ciò che avevo raccolto e messo da parte nel corso della mia esistenza. E non parlo certo di cose materiali cui, come ben sai, non ho mai tenuto; parlo di cose morali, spirituali, del mio patrimonio di valori che non avrei mai immaginato o paventato che un giorno mi potessero essere sottratti.
Ormai non temo più nulla perché io non sono stato offeso, colpitoo ferito; io sono stato ucciso, anzi annullato. Continuo a vivere fisicamente perché la natura persiste a far respirare ancora i miei polmoni e a far scorrere il sangue nelle mie vene e allora mi trascino.
Tu mi dirai: ma ci sono io, c'è Guido, c'è Antonio. Mi dirai: ci siamo noi che abbiamo ancora bisogno di te! Ma cosa posso darvi più io? Più nulla. Comunque ora attenderò di nuovo il prossimo venerdi.

Baci a te e Antonio.
Bruno


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