Gaspare Mutolo

Foto di Gaspare Mutolo

All'inizio del 1992 Gaspare Mutolo riapre il caso Contrada.
Il pentito racconta che la commisione di Cosa nostra aveva deciso di "assoggettare, ovvero di far trasferire o di uccidere, i rappresentanti delle forze dell'ordine e della magistratura che apparivano più impegnati nelle indagini riguardanti la mafia". L'attenzione dei boss si concentrò su tre poliziotti: Boris Giuliano, Bruno Contrada e Antonio De Luca.
Alcuni mafiosi furono incaricati di pedinarli per scoprire le loro abitudini.
Nel 1976 Gaspare Mutolo venne arrestato. Al momento della sua scarcerazione, nel 1981, scoprì che erano stati attuati i progetti di Riccobono: Boris Giuliano era stato assassinato il 21 luglio del 1979. De Luca se ne era andato da Palermo per timore di essere ucciso. Contrada era invece rimasto a Palermo. "Come mai è ancora qui", chiese Mutolo? "Contrada è a nostra disposizione" , gli rispose Riccobono. "Se ti fermano e ti portano in Questura chiedi subito di lui a cui ho già segnalato il tuo nome".
Mutolo ha raccontato ai magistrati che Contrada avrebbe ricevuto in dono, da Riccobono, una somma di danaro, poi utilizzata dal poliziotto per acquistare un'Alfa Romeo ad una sua amica e dal mafioso Graziano, un appartamento in via Jung, a Palermo.


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